
L’elicottero, purtroppo, non è riuscito nemmeno ad atterrare, confermando in modo l’esito già scritto di quell’emergenza. Nonostante i medici e il personale a bordo dell’ambulanza abbiano lavorato senza sosta per oltre un’ora, i tentativi di rianimare il piccolo si sono dovuti arrendere all’evidenza.
Nel frattempo, per stabilire la dinamica esatta dell’accaduto e per gli accertamenti di rito, sono intervenute immediatamente le forze dell’ordine. I Carabinieri hanno provveduto a far evacuare l’intero personale, docenti e dipendenti, dal luogo dell’evento, cristallizzando la scena per le indagini.
La Procura, di fronte a un fatto di cronaca così grave, ha immediatamente avviato un’inchiesta formale. L’ipotesi di reato contestata in queste ore è quella di delitto colposo, per chiarire ogni possibile responsabilità nella gestione della sicurezza.

Il peso emotivo di quanto accaduto al bimbo di due anni, deceduto per soffocamento dopo essere rimasto soffocato, ha avuto un effetto immediato sul personale che si trovava a Arezzo in quel momento. Una delle maestre presenti, sopraffatta dal dolore e dallo shock, è stata colpita da una grave crisi d’ansia e si è reso necessario il suo trasferimento in ospedale.
Sulla vicenda è intervenuta anche la politica locale: la presidente di Italia Viva, Maria Elena Boschi, ha sottolineato come la priorità assoluta debba essere la sicurezza dei più piccoli, affinché ogni luogo educativo sia realmente un posto sicuro.