Sono ore di grande cordoglio in Italia per l’immane dramma che si è verificato nella giornata di ieri nelle tranquille campagne di Palazzolo Acreide, provincia di Siracusa. Un bambino di soli 10 anni ha perso la vita dopo essere caduto in un pozzo artesiano profondo circa 15 metri, di cui la metà era riempita d’acqua.
Il sindaco Salvatore Gallo, visibilmente commosso, ha raccontato affranto come si sono svolti gli avvenimenti. Era impegnato ad organizzare la festa patronale di San Paolo, quando all’improvviso è stato avvertito di quanto successo. Giunto sul posto, si è ritrovato davanti ad una scena da brividi. I Vigili del Fuoco erano già al lavoro per tentare di salvare il bambino e l’educatrice che si trovava anche lei nel pozzo, insieme ai genitori del piccolo, una coppia conosciuta personalmente dal sindaco.
Il sindaco ha raccontato con voce rotta dalla commozione: “Li ho visti davanti al pozzo, una scena tremenda. La mamma parlava al figlio che era laggiù sotto. Non c’era speranza, ma lei continuava a parlargli, come se potesse sentirle le sue parole. È stato straziante, mi ha fatto venire i brividi e un nodo alla gola.”
Gallo ha assistito anche al recupero dell’educatrice, che con coraggio ha tentato fino all’ultimo di salvare il bambino. “Era disperata perché sapeva di non avercela fatta. È stata coraggiosa, un vero eroe, si è gettata nel pozzo senza esitare. Poche persone avrebbero avuto il suo coraggio”, ha aggiunto il sindaco.
Il sindaco ha concluso sottolineando che non è ancora chiara la dinamica precisa dell’accaduto e che le responsabilità dovranno essere accertate con precisione. Per ora, però, ha dichiarato che è tempo di lutto per la comunità di Palazzolo Acreide, che si unisce nel cordoglio per questa perdita tragica e inaspettata. La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale, evidenziando la necessità di adottare misure di sicurezza più rigorose per prevenire simili episodi in futuro.