Il 27 giugno, il povero Vincenzo ha perso la vita, precipitando in un pozzo ma le testimonianze, fornite da chi ha assistito alla scena, hanno dichiarato che, subito dopo la caduta, Vincenzo è riuscito a comunicare con i suoi genitori, una notizia davvero sconvolgente,
E’ stato un residente della zona, Salvatore La Rosa, che ha assistito alla scena, a rivelare cosa è accaduto. Lo ha fatto in un’intervista rilasciata a Tgr Sicilia, dicendo: : «Il bambino dopo essere caduto nel pozzo ha parlato con la madre e il padre, loro lo chiamavano e lui chiedeva aiuto».
Le educatrici dell’Anfass hanno fatto tutto ciò che hanno potuto per salvare il bambino, in particolare una di loro, una 54enne, che è scesa nel pozzo a mani nude, pur di sottrarre il piccolo alla sua tremenda fine, senza purtroppo farcela. Ma il testimone ha anche aggiunto che i soccorsi sarebbero arrivati dopo circa 2 ore, in ritardissimo.
La Rosa ritiene che il decesso di Vincenzo si sarebbe potuto evitare se i soccorsi fossero stati più tempestivi. Resta lo strazio dei genitori del bimbo, che hanno sentito le urla disperate del figlio che chiedeva aiuto dopo essere caduto nel pozzo. La madre, Paola Carnemolla, ha condiviso su Facebook un messaggio straziante: «Il mio cuore si è fermato insieme al tuo cuore in quel maledetto pozzo. Ti amo Vincenzo mio».
Un racconto che ci lascia sgomenti, senza parole, una fine, quella del piccolo Vincenzo, che è costellata da mille interrogativi attorno ai quali la Procura, che ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti, dovrà dare delle risposte. E delle risposte emergeranno anche dall’autopsia sul corpo del bimbo, che servirà a chiarire cosa è accaduto negli istanti precedenti il suo trapasso.