Bimba sola al freddo aspetta tutte le mattine che apra la scuola (2 / 2)

Una scena davvero dell’orrore, quella che tutte le mattine, i testimoni oculari, vedono a Casette d’Ete, in provincia di Fermo. Qui una bimba viene lasciata tutti i giorni fuori al cancello della scuola, al freddo, al gelo, sotto la pioggia che scenda a dirotto, In attesa che la campanella suoni e che possa entrare in classe. Accade davanti alla nuovissima scuola elementare Della Valle, così chiamata perché la struttura è stata donata dalla nota famiglia di industriali alla frazione, per rendere più confortevole l’attività didattica dei bambini del posto.

Il triste episodio è stato raccontato tra le pagine de Il Resto del Carlino. La madre ogni giorno accompagna la piccola nella parte posteriore dell’edificio scolastico, da dove entrano le classi quarte e quinte, intorno alle ore 7.40.  Dovendo andare a lavoro e rispettando gli orari per non rischiare di perdere il posto, la donna è costretta a lasciare la figlia lì da sola, anche perché non ha alternative, dato che è l’unica a lavorare in famiglia, in quanto il  il marito è disabile. Pur di sfamare la famiglia, con il suo unico stipendio,  è costretta a lasciare la sola la sua adorata bambina. 

Soffre tanto quella donna, è disperata, mentre, avvolgendola nel suo cappottino, la deve lasciare davanti al cancello ad aspettare che il cancello si apra. Quei 15 minuti di attesa sembrano un’eternità per una bimba che vede tutti i suoi compagni mentre vengono accompagnati, mano nella mano, dai loro genitori. Lei questa fortuna non ce l’ha, si sente spaesata. Gli alunni della prima fino alla terza elementare che, in base agli accessi contingentati dal Covid, entrano dalla parte principale., trovano il cancello aperto e perciò possono almeno sostare nell’androne, mentre per lei questo non è concesso.

L’insegnante che ha preso a cuore la questione, ha dichiarato: “La mamma mi ha esposto il problema ad ottobre e lo abbiamo fatto presente alla responsabile del plesso, chiedendo se si potesse mettere una tettoia o, in via eccezionale, far aspettare la bambina all’ingresso principale ma i tentativi sono andati a vuoto” . La donna si è sentita rispondere “queste sono le regole e vanno rispettate” oppure “potrebbe pagare una baby-sitter”.

Non essendo riuscita ad ottenere nulla dalla scuola, la povera donna si è rivolta prima al sindaco Alessio Terrenzi e poi ai servizi sociali del Comune di Sant’Elpidio a Mare, anche se la comunicazione inviata all’istituto per risolvere questa incresciosa situazione si è dissolta nel nulla. Non si sa ancora per quale motivo il cancello dell’ingresso posteriore, debba restare chiuso a quell’ora. La scuola a questo non ha risposto ma una soluzione ci sarebbe: basterebbe far sostare l’alunna nell’ingresso principale, scongiurando che possa sentirsi male, lasciata al freddo, in balia di se stessa.