Bimba sbranata a 9 mesi, ecco cosa è emerso sul padre (1 / 2)

Bimba sbranata a 9 mesi, ecco cosa è emerso sul padre

La comunità di Acerra, in provincia di Napoli, è stata scossa da un gravissimo episodio avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 2025. La piccola Giulia Loffredo, di soli nove mesi, è stata trovata senza vita nella sua abitazione, presumibilmente a causa di un’aggressione da parte del pitbull di famiglia, Tyson.

Secondo le dichiarazioni del padre, Vincenzo Loffredo, di 25 anni, la sera si trovava a casa con la figlia mentre la madre era al lavoro. Dopo aver messo Giulia a dormire nel letto matrimoniale, si sarebbe addormentato accanto a lei. Al suo risveglio, intorno a mezzanotte, ha trovato la bambina a terra inerme.

In preda al panico, l’ha portata d’urgenza alla clinica “Villa dei Fiori“, dove purtroppo è stata dichiarata priva di vita all’arrivo. In un primo momento, il padre ha riferito ai medici che la bambina era stata attaccata da un cane randagio durante una passeggiata. Tuttavia, successivamente ha ammesso che è avvenuta in casa e che il responsabile potrebbe essere stato Tyson, il pitbull che viveva con la famiglia da otto anni senza mai aver mostrato segni di aggressività.

Le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire le circostanze dell’accaduto. Intanto, i primi importanti risultati sono emersi dall’esame autoptico sul corpicino della piccola Giulia. E’ stata confermata la presenza di morsi compatibili con quelli di un cane e ha rilevato che la causa del decesso è stata la rottura del collo.

A finire nel mirino delle indagini è soprattutto la versione riferita dal padre, attualmente indagato con l’accusa di omessa custodia e vigilanza dell’animale. I test tossicologici hanno rilevato la presenza di cannabinoidi nel suo organismo, ma non è tutto. La svolta sul caso è arrivata proprio in queste ore. E’ emersa un’altra sconcertante verità sul padre: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.