Bimba di un anno trovata senza vita, il papà rompe il silenzio (2 / 2)

Una routine, quella di mettere in auto la figlioletta di 11 mesi per portarla all’asilo nido e poi recarsi al lavoro. Una routine che ieri si è conclusa nel peggiore dei modi. Un carabiniere 45enne ha fermato la macchina nel parcheggio in via dei Fucilieri e si è recato a lavoro, convinto di aver già portato la sua bambina al nido… cosa che, purtroppo, non aveva fatto. Una tragedia immane, quella che da lì a poco si sarebbe consumata.

Quando la moglie, giunta presso l’asilo, si è accorta che la figlioletta era rimasta in auto, era già troppo tardi. Dai primi accertamenti, la piccola sarebbe rimasta circa sette ore chiusa in macchina e sarebbe spirata per le elevate temperature di questi giorni. Il carabiniere, sconvolto, visibilmente sotto choc, è stato condotto in caserma e sottoposto ad interrogatorio.

“Non so cosa sia successo, ero convinto di aver lasciato Stella all’asilo, tanto che in mattinata ci eravamo sentiti con mia moglie per decidere chi la andava a prendere”. Sono queste le prime raggelanti parole proferite dal papà carabiniere agli inquirenti. L’uomo è indagato per abbandono di minore, un atto dovuto per consentire lo svolgimento delle indagini, mentre sul corpicino della piccola spirata, verrà eseguita l’autopsia, per far luce sulle cause del decesso. In via precauzionale, al militare è stata tolta l’arma d’ordinanza.

Quello che è successo ieri nella Capitale non è un caso isolato ma l’ennesimo rientrante nella cosiddetta ‘Forgotten baby syndrome’. Tra i casi più eclatanti, in molti ricorderanno quanto accaduto 2019, a Catania, città in cui il papà di un bimbo di due anni ha lasciato il figlio in auto per cinque ore sotto il sole. Così come accaduto a Roma, anche in quel caso il padre stava accompagnando il figlioletto all’asilo nido, ricordandosi del figlioletto lasciato in auto solo quando la moglie lo ha chiamato allarmata, dopo essere andata al nido per prelevare il bimbo. L’uomo, a quel punto, si è precipitato nel parcheggio, trasportando il bimbo d’urgenza in ospedale ma non si è potuto far nulla per salvargli la vita.

I dati forniti dagli esperti sono allarmanti, considerando che dal 1998 al 2023, la “Sindrome del bambino dimenticato” ha causato il trapasso di 11 bambini. Nel 2019 il Parlamento ha approvato il decreto sull’obbligo dei seggiolini antiabbandono in auto, dotati di un allarme acustico per ricordarsi della presenza del bimbo in auto. Il provvedimento, firmato da Giorgia Meloni, è entrato in vigore il 7 novembre 2019, prevedendo l’obbligatorietà di questo dispositivo, che può essere collegato ai cellulari dei genitori attraverso apposite app, per i bambini al di sotto dei quattro anni.