Bimba di 9 mesi sbranata dal pitbull, poco fa la scoperta sul padre (2 / 2)

Secondo quanto appreso dalla stampa nazionale la bambina di 9 mesi era con il padre in casa. La compagna di quest’ultimo era a lavoro e si trovava fuori da casa mentre il papà doveva accudire la bambina. L’uomo attorno alle ore 22:000 ha dichiarato di aver messo a letto la piccola.

Si sarebbe poi addormentato svegliandosi improvvisamente entro la mezzanotte, quando ha notato che la bimba accanto a lui non c’era. Credendo fosse arrivata la compagna si è alzato e ha trovato la bimba distesa sul pavimento e ha visto che tutto attorno a lei c’erano liquidi organici.

Quindi da qui la disperata corsa in ciabatte e pigiama verso la vicina clinica Villa dei Fiori dove purtroppo la bambina ha perso la vita a causa dei gravissimi colpi ricevuti dagli animali. In casa vivevano con la famiglia due cani: un pitbull di nome Tyson non microchippato e una meticcia di nome Laika microchippata invece.

L’uomo è accusato di omessa custodia degli animali e colpe verso la vita della piccola anche se tramite il suo avvocato si è difeso. Ai sanitari infatti in un primo momento ha detto che a colpire la figlia fosse stato un cane randagio mentre all’arrivo della Polizia di Stato, allertata dal nosocomio, ha cambiato versione affermando che fosse stato il pitbull di famiglia a colpirla.

Su disposizione della Procura di Nola, competente per territorio, l’uomo è stato sottoposto ai relativi esami tossicologici ed è stato trovato positivo ai cannabinoidi in particolare al consumo di hashish. Dobbiamo precisare però che non è dato sapere quando, dove e in che quantità l’uomo abbia consumato la sostanza stupefacente.

Il padre della bimba è stato infatti trovato negativo al consumo di alcolici, cocaina e oppiacei. Saranno gli altri esami a chiarire che cosa sia accaduto.