Bimba di 9 mesi sbranata dal pitbull: la confessione dei vicini (2 / 2)

Una  dinamica ancora da accertare, quella  della bimba sbranata dal pitbull, la scorsa notte, ad Acerra.  Una storia davvero forte, di quelle che lasciano il segno e che scuotono.  Il padre dormiva con lei nel letto matrimoniale perché la moglie era a lavoro.

A causa dello stupefacente, secondo la procura di Nola, non si sarebbe accorto dell’animale che ha colpito la figlioletta di soli nove mesi, deceduta ancora prima di arrivare in ospedale a causa dei segni riportati.

Preziosa sarà per gli inquirenti la ricostruzione resa dai vicini di casa dei genitori della bambina. Secondo loro,  lo stesso pitbull ha tolto la vita ad un cucciolo di cane che, in quel momento, la scorsa estate, si trovava al guinzaglio di una dog sitter.

La gente del posto ha dichiarato ad un quotidiano locale: Aveva già assaggiato il sangue e quindi era diventato molto pericoloso. Ma nessuno ha fatto niente per correre ai ripari».  Pare anche che la  proprietaria  del povero cagnolino deceduto abbia sporto  denuncia ma che  non siano stati presi provvedimenti. In diversi sono coloro che parlano di omertà della zona, come se tutti ritenessero l’esemplare pericoloso ma che facessero finta di non vedere e di non sentire.

Purtroppo,  i vicini hanno aggiunto: “Abbiamo paura”. Le testimonianze  sono molto utili per chi indaga, sebbene allo stato attuale la dinamica  dei fatti sia ancora  incerta. Il prossimo passo  sarà l’autopsia sul corpo della piccola che servirà a fornire ulteriori elementi.