Bimba di 7 anni rapita dal corriere: la tragica notizia (2 / 2)

Il corpo della piccola Athena Strand, la bimba di 7 anni che avete visto in foto, è stato rinvenuto dalle forze dell’ordine nella contea di Wise. Il macabro ritrovamento del cadavere della bambina è avvenuto dopo 48 ore da quando, di lei, si erano perse le tracce vicino Dallas, in Texas. Ma cosa le è accaduto? Premettendo che gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire tutto ciò che ha interessato la bimba, sino a quando è stata rinvenuta priva di vita, si è già a buon punto nella risoluzione del caso.

Il presunto responsabile del suo rapimento, culminato con l’omicidio, sarebbe un 31enne, di professione autotrasportore per l’azienda FedEx, Tanner Horner. L’uomo è finito in manette e su di lui pendono accuse gravissime. Gli agenti della polizia locale, che hanno provveduto al suo arresto, ritengono che avrebbe rapito Athena mentre stava facendo delle consegne proprio presso l’abitazione in cui la piccola viveva con i suoi genitori.

Posto sotto interrogatorio serrato, Horner è arrivato a confessare l’omicidio della piccola che, stando a dei primi accertamenti medici, è stata ammazzata nel giro di un’ora dal suo sequestro. L’annuncio della confessione del corriere 31enne, a detta dello sceriffo della contea di Wise, Lane Akin, non è stato completato dall’aggiunta di ulteriori dettagli. L’intera vicenda ha sconvolto l’intera comunità che si è stretta, in una sorta di abbraccio collettivo, attorno ai familiari della bimba strappata alla vita in un modo così improvviso e brutale.

Nel corso della conferenza stampa, lo sceriffo, profondamente commosso, ha solo dichiarato: “Siamo solo tristi che non sia finita nel modo in cui speravamo che finisse”, senza fornire, alla stampa, i motivi che avrebbero spinto il 31enne a compiere l’omicidio. Del presunto killer sappiamo solo che è incensurato e pare che non conoscesse né la sua vittima; né la sua famiglia. I fatti sono accaduti mercoledì pomeriggio, quando Horner si è presentato presso l’abitazione della piccola con un pacco da consegnare. Con lei, in casa, c’era la matrigna.

E’ stata proprio quest’ultima a dare immediatamente l’allarme, dopo averla cercata invano in tutte le stanze della casa. La macchina delle ricerche è scattata tempestivamente ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che il giallo attorno alla scomparsa di Athena, si sarebbe potuto risolvere in questo modo così atroce. Stando ad una prima ricostruzione fornita dagli inquirenti, la bambina sarebbe stata rapita sul vialetto, a 200 metri da casa. Ad unirsi ai tantissimi messaggi di cordoglio rivolti ai familiari della vittima, si è aggiunta anche l’azienda per la quale il presunto killer lavorava: “Le parole non possono descrivere il nostro shock e il nostro dolore per le notizie che riguardano questo tragico evento. Innanzitutto, i nostri pensieri sono con la famiglia durante questo momento così difficile e continuiamo a collaborare pienamente con le autorità inquirenti”.