Lunedì sera, in un parco pubblico di Villongo, un tremendo episodio ha colpito profondamente una comunità. Attorno alle 21:15, un gruppo di bambini stava giocando sull’altalena quando è avvenuto l’impensabile. La piccola Ritaj Lahmar, di soli 6 anni, è caduta dall’altalena e, nel movimento di ritorno, è stata colpita alla testa.
Purtroppo, nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori e il successivo trasporto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, la bambina è deceduta poco dopo. Ritaj era una bambina piena di vita, amata da tutti quelli che la conoscevano. La sua famiglia, originaria del Marocco, è sconvolta da questa perdita inaspettata. La madre, presente al parco al momento dell’accaduto, è ancora sotto shock e non ha potuto fornire ulteriori dettagli agli inquirenti.
La famiglia descrive Ritaj come una bambina solare e coraggiosa, che amava la scuola e non vedeva l’ora di tornarci. Le autorità hanno immediatamente messo sotto sequestro l’altalena incriminata, un modello progettato per l’uso di persone con disabilità. Una perizia tecnica sarà disposta per chiarire le circostanze esatte dell’accaduto.
Attualmente, non ci sono indagati, ma la Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di delitto colposo. La comunità di Credaro, il paese dove Ritaj viveva con la sua famiglia, è profondamente scossa. Il sindaco Adriana Bellini ha espresso il dolore collettivo in una toccante lettera, ricordando Ritaj come un angelo che ora veglia su tutti.
Le parole del sindaco riflettono il sentimento di una comunità che cerca di trovare conforto in un momento di immensa tristezza. Questo tremendo evento ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore della famiglia di Ritaj e in tutta la comunità. Il ricordo della sua vitalità e del suo sorriso continuerà a vivere nei pensieri di chi l’ha conosciuta e amata.