Bimba di 2 anni e mezzo muore in attesa al pronto soccorso (2 / 2)

Ludovica Puce, di soli 2 anni e mezzo, si è spenta il 29 dicembre 2022 presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, a causa di un’encefalite fulminante, come probabile conseguenza di un virus influenzale. Ovviamente per far luce sul caso, è stata aperta un’inchiesta, coordinata dalla Procura di Lecce, che dovrà stabilire se ci sono state responsabilità professionali da parte dei medici nel decesso della bambina.

La famiglia della vittima ha presentato denuncia e il Nuovo Quotidiano di Puglia ha riportato il suo contenuto. Secondo il padre e la madre della piccola Ludovica, i santari dell’ospedale di Gallipoli; quello in cui, in un primo momento, era stata portata la bambina per via della febbre a 41, non avrebbero riconosciuto la patologia.

Proprio nel primo soccorso, presso l’ospedale di Gallipoli, si sarebbe perso tempo prezioso, liquidando la cosa con ” nulla di grave”. I genitori della piccola scomparsa, assistiti dal legale Alessandro Greco, sono determinati a vederci chiaro.  Grazie all’insistente del padre e della madre, Ludovica sarebbe, poi, stata  trasferita all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, con un’ambulanza sprovvista di medico.

All’arrivo nel nosocomio leccese, la piccola è stata subito visitata, le è stato assegnato il codice rosso, sottoposta ad esami e a Tac. Gli approfondimenti diagnostici avevano fatto emergere una Encefalomielite, malattia che sarebbe stata diretta conseguenza del virus influenzale (H1N1) e che ha portato alla morte della bambina. A oltre un mese di distanza, la Procura di Lecce, dopo una denuncia della famiglia, ha aperto un’inchiesta per stabilire se vi siano state responsabilità professionali dei medici che l’hanno visitata, secondo quanto scrive il Nuovo Quotidiano di Puglia.

Stando alla denuncia, la piccola è stata lasciata un’ora e mezzo su un lettino senza cure e in stato di incoscienza, sino a quando, solo dietro la loro pressione, è è avuto il trasferito al Vito Fazzi di Lecce ma ormai per la piccola non c’era più nulla da fare. I medici, pur avendo intuito perfettamente la gravità della situazione e aver fatto tutto il possibile per salvarla, si sono dovuti arrendere. Un caso davvero pazzesco, di cui è difficile anche solo parlarne; un caso che fa rumore e anche troppo, in attesa di avere verità e giustizia. Due parole che non possono e non devono rimanere sulla carta ma essere applicate.