Bimba di 1 anno deceduta in auto, la brutta notizia sul papà (2 / 2)

Brutte notizie per il padre della piccola Agnese, che vede aggravarsi ancora di più la sua posizione di fronte alla giustizia. La Procura di Venezia ha modificato l’ipotesi di reato aggravandolo ad abbandono di minore con conseguente decesso, un’accusa più grave con pene più severe.

La decisione è giunta insieme alla comunicazione dell’autopsia sul corpo della bambina, che mirerà a stabilire l’esatta causa del decesso avvenuto dopo ore nell’auto rovente. Anche se pare attualmente la ricostruzione più scontata, gli inquirenti vogliono stabilire se il decesso della minore sia stato causa diretta delle alte temperature che non avrebbero lasciato scampo alla piccola.

I legali del padre hanno nominato un loro perito per partecipare all’esame autoptico, i cui risultati saranno noti tra 60 giorni. Nel frattempo, la famiglia attende il permesso dall’ autorità giudiziaria per celebrare i funerali di Agnese e darle un ultimo saluto.

Il padre non riesce a darsi pace, sostenendo di aver avuto un “black out” e di essere convinto di aver lasciato la figlia all’asilo. Gli avvocati contestano la nuova ipotesi di reato di abbandono di minore, ma desiderano concludere il processo rapidamente per permettere alla famiglia di elaborare il lutto.

Quel giorno, Chinellato doveva portare la figlia all’asilo prima di andare al lavoro, ma si è diretto direttamente in azienda, dimenticandosi della bambina in auto. La Procura ha ordinato accertamenti sul seggiolino e sul dispositivo anti abbandono, obbligatorio per legge, per verificare il corretto funzionamento.