Il 26 maggio 1995, Bill Gates ha scritto una comunicazione ufficiale ai suoi dipendenti, che recitava: “Internet deve diventare la nostra priorità” . Da allora sono passati 30 anni, tutto si è avverato, e Bill ha lanciato lo stesso appello per l’intelligenza artificiale, tanto che i suoi followers parlano di profezia.
Internet, o meglio la sua ondata, chiamata Tidal Wave, all’epoca, era molto diverso da oggi e l’attenzione tecnologica era rivolta ai software. Microsoft doveva ancora lanciare il suo famoso sistema operativo Windows 95.
Gates e il suo socio Paul Allen, però, ci avevano visto lungo, prevedendo che gli sviluppi di Internet, nei prossimi anni, avrebbero definito il corso del settore informatico per molto tempo a venire, all’interno di un messaggio ai dipendenti della propria azienda.
Si trattava di una lettera digitale che oggi ci ha portato ad ammettere che Gates ci aveva visto lungo. Alla fine del 2023 aveva previsto per il 2024 una svolta nel settore dell’innovazione, del clima e della salute. Di sicuro, nel prevedere un mondo iperconnesso, colpito da una pandemia globale, è stato davvero lungimirante.
Gates scriveva: «Nel prossimo futuro, chiunque sia online sarà in grado di avere un assistente personale alimentato dall’intelligenza artificiale che va ben oltre la tecnologia di oggi». Secondo Satya Nadella, che oggi guida proprio Microsoft, ci sarà una seconda ondata, in cui la protagonista sarà l’intelligenza artificiale . Nel 2023 aveva detto: «Il messaggio di Bill nel 1995, mi sembra proprio così», paragonando la rivoluzione dell’intelligenza artificiale a quella di Internet durante una puntata del podcast «The Circuit With Emily Chang» e chiosando: «Penso sarà altrettanto grande».