"Beccati dalle telecamere". Ecco chi sono i 3 arrestati per il decesso dell’autista Raffaele Marianella (2 / 2)

La risposta all’interrogativo, immediata, è arrivata con l’esito dei fatti: Raffaele Marianella, il secondo autista di quel viaggio, è deceduto a causa dei gravissimi coolpi riportati. Dopo i colpi sulla superstrada Rieti-Terni, per l’uomo non c’è stato nulla da fare; l’oggetto contundente lo aveva colpito alla testa senza lasciargli scampo, spezzando la vita di un lavoratore in un contesto di forza ingiustificabile. L’episodio ha scosso profondamente il mondo dello sport, portando la magistratura a intervenire immediatamente per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Il primo passo dell’inchiesta prevede di eseguite l’autopsia sulla salma del conducente.Contestualmente, grazie alle indagini serrate, le forze dell’ordine hanno rapidamente fermato tre persone. Le verifiche hanno appurato che si trattava di ultras riconducibili ad ambienti dell’estrema destra.

Questi individui sono ritenuti i responsabili materiali del lancio di pietre e mattoni che ha causato i fatti, trasformando una strada statale in teatro di cronaca nera.

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Un segnale di condanna forte e chiaro è arrivato anche dal fronte sportivo: la società Sebastiani, squadra di Rieti, ha annunciato la sua volontà di costituirsi parte civile nel processo. Nelle scorse ore le forze dell’ordine hanno stretto il cerchio attorno ai responsabili di questo vile atto: le persone fermate, riprese anche dalla telecamere, sono Manuel Fortuna, 31 anni, Kevin Pellecchia,20 anni, e Alessandro Barberini di 53 anni: nei loro confronti, dice la questura di Rieti, “sono emersi gravi indizi di colpevolezza”

L’obiettivo è quello di dissociarsi da ogni forma di forza e garantire che l’accaduto non resti impunito. Le indagini, coordinate dalla Polizia Stradale e dalla Procura di Terni, proseguono per chiarire ogni dettaglio e definire l’esatta posizione dei tre fermati, assicurando giustizia per l’uomo che era semplicemente seduto al lato del posto di guida