
Una sera, dopo 45 anni di matrimonio, Maria e Luigi erano sdraiati a letto, avvolti dal silenzio della casa. La luce fioca della luna filtrava attraverso le tende, creando un’atmosfera intima. Maria chiuse il libro che stava leggendo e posò gli occhiali sul comodino, pronta a dormire. Ma quella notte sarebbe stata diversa. Luigi, disteso accanto a lei, iniziò ad accarezzarla con una delicatezza che non usava da anni.
Le sue dita sfiorarono il collo di Maria, scendendo lentamente lungo la schiena fino ai reni. Lei trattenne il respiro, sorpresa da quel gesto inaspettato. Le carezze continuarono, passando sulle spalle, i seni, e poi si fermarono, per un attimo, sul pube. Maria sentì un brivido correrle lungo la spina dorsale.
Luigi proseguì, muovendo la mano verso l’interno della coscia destra, risalendo lungo il fianco, sfiorando di nuovo il seno, per poi scendere delicatamente fino al polpaccio. Ripeté gli stessi movimenti dall’altra parte, con una lentezza che sembrava voler far durare quell’attimo all’infinito.

Maria era completamente rapita, il cuore le batteva forte. Era ormai da tanto tempo che la coppia non viveva un momento di simile intimità, troppo presi dagli impegni lavorativi e dalla stanchezza che inevitabilmente incombe la sera e prende il sopravvento.
Ma all’improvviso, Luigi si fermò. Senza dire una parola, si girò e accese la televisione. Maria, confusa e ancora scossa da quelle carezze, gli si rivolse con dolcezza: “Caro, è stato meraviglioso… perché ti sei fermato?”. Luigi la guardò, serio, e rispose: “Ho trovato il telecomando. AHAHAH