Barca a vela, trovati i corpi di 2 dispersi: l’atroce ritrovamento (2 / 2)

Nuovi sviluppi nelle ricerche dei dispersi del naufragio del Bayesian, la barca a vela affondata al largo di Palermo. Nelle ultime ore, i sommozzatori hanno individuato i corpi di due dei sei passeggeri ancora dispersi. I corpi sono stati trovati nascosti dietro mobili e materassi in una cabina del ponte inferiore dell’imbarcazione, che si trova a 56 metri di profondità.

Ricordiamo che tra i dispersi figurano il tycoon britannico Mike Lynch, proprietario del veliero, e sua figlia diciottenne. I soccorritori hanno confermato che i corpi non sono ancora stati recuperati a causa degli ostacoli che impediscono l’accesso allo scafo.

Le operazioni di soccorso continuano, ma sono rese difficili dalle condizioni del relitto, inclinato e pieno di detriti galleggianti che complicano l’esplorazione delle cabine. I sommozzatori devono operare con estrema cautela e possono rimanere sott’acqua solo per pochi minuti a causa della profondità, riducendo drasticamente il tempo disponibile per le ricerche all’interno del relitto.

La scoperta dei due corpi, seppur non ancora identificati, rappresenta un passo avanti nelle difficili ricerche degli altri quattro dispersi. Per il momento, i corpi non sarebbero ancora stati recuperati. Infatti, per raggiungerli, sarà necessario rimuovere gli arredi che ostacolano l’accesso dei sommozzatori.

L’interno dello scafo è invaso dai mobili e dai suppellettili che fluttuano nelle cabine, rendendo complicato aprirsi un passaggio nei tempi brevi dell’immersione, di non oltre 10 minuti. Al momento, si sta elaborando una strategia per riportare in immersione i sommozzatori e recuperare i primi corpi; non si hanno ancora notizie, invece, degli altri 4.