Quindici bambini, dopo aver fatto un bagno a Punta Vagno, nella zona della Foce a Genova, hanno accusato dei malori attorno ai quali la Procura di Genova vuole vederci chiaro. Proprio al fine di accertare cosa li abbia provocati, ha difatti aperto un fascicolo per lesioni colpose che, al momento, è a carico di ignoti.
Dalla ricostruzione riportata su genova24 e ripresa da diversi siti nazionali, i convolti sono tutti minori, compresi tra i 9 e i 12 anni, che stavano partecipando alla quarantesima edizione della coppa Primavela Kinder Joy of moving di Genova 2024. Dopo aver fatto il bagno, i piccoli si sono sentiti male, lamentando sintomi come febbre, nausea e vomito e per cinque di loro, è stato necessario il trasporto all’ospedale Gaslini di Genova.
Ovviamente, prima di trarre conclusioni errate, sarà opportuno effettuare le dovute indagini. L’ Arpal sta campionando le acque, per poter capire se ci sia o meno una correlazione tra il bagno effettuato in esse e la sintomatologia accusata dai 15 bambini. . In via precauzionale, dopo casi di gastroenterite che hanno colpito alcuni piccoli atleti partecipanti alla coppa, l’evento sportivo è stato sospeso.
Va precisato che l’ Arpal, recentemente, il 10 luglio 2024, dalle opportune verifiche ha messo per iscritto sul suo sito che la qualità dell’acqua sul luogo era “eccellente” ma, dopo la denuncia che alcuni genitori dei piccoli che si sono sentiti male hanno presentato alla questura, l’inchiesta è stata aperta per accertare anche se ci sia o meno un divieto di balneazione segnalato.
A dirla tutta, un divieto di balneazione permanente esiste a ponente del faro, ma per il fatto che si tratta di un’ area di pertinenza portuale, quindi non per forza per ragioni igienico-sanitarie. Certo, l’episodio, proprio per il notevole numero di piccoli protagonisti che, loro malgrado, sono stati coinvolti dai malori, sta destando fortissima apprensione e, nello stesso tempo, attenzione da parte della stampa. Dopo i risultati dei campionamenti, saremo in grado di comunicarvi gli aggiornamenti e capire se i disturbi lamentati dai minori siano riconducibili o meno al bagno fatto.