Nella recente puntata di Ballando con le stelle, un momento di profonda emozione ha interrotto la leggerezza della gara. Sui social, telespettatori e colleghi hanno espresso cordoglio e sostegno, confermando ancora una volta come Ballando con le stelle sappia unire, emozionare e far riflettere, anche oltre lo spettacolo.
Milly Carlucci, visibilmente toccata, ha sospeso la competizione per rivolgere un pensiero speciale a Simone Di Pasquale, storico maestro del programma. Chiamandolo al suo fianco, la conduttrice ha pronunciato parole cariche di affetto e gratitudine: «Simone, grazie per il coraggio che hai avuto nell’essere qui questa sera».
Il pubblico è rimasto in silenzio, comprendendo subito la delicatezza del momento. Con voce ferma ma commossa, Milly ha rivelato il motivo di quel ringraziamento: Di Pasquale ha recentemente perso la madre. L’intero studio si è unito in un lungo applauso, trasformando il set in un luogo di rispetto e vicinanza. L’abbraccio tra la conduttrice e il ballerino è diventato il simbolo di un legame che supera la dimensione televisiva. Ballando con le stelle non è solo una gara di danza, ma una grande famiglia dove, accanto alla competizione, trovano spazio empatia e solidarietà.
Negli anni, il programma ha più volte dimostrato di saper accogliere i sentimenti autentici dei suoi protagonisti, mostrando il lato umano di chi è abituato a stare sotto i riflettori. Con grande dignità, Simone Di Pasquale ha preso la parola per ringraziare il pubblico e la produzione: «Mi avete dato la possibilità di scegliere se esserci o no. Ho deciso di essere qui perché mamma l’ho salutata stamattina».
Ha ricordato la madre come una donna forte, lavoratrice instancabile, da cui ha ereditato la passione per il ballo e il senso del dovere. Parole semplici, ma capaci di arrivare dritte al cuore degli spettatori. Il maestro ha riflettuto anche sul significato del proprio lavoro nei momenti di dolore: «Quando si dice the show must go on non è solo una frase fatta. È vero: questo lavoro non ha ferie, non ha pause, ma l’abbiamo scelto».