Autobus precipitato a Mestre, le parole di Salvini: "Dobbiamo riflettere" (2 / 2)

Come riportato da liberoquotidiano.it, quanto accaduto a Mestre non è solo una delle pagine più buie della cronaca degli ultimi giorni ma rischia di diventare un caso politico alla luce dello sconvolgente bilancio delloo schianto.  Quando il bus è precipitato dal  cavalcavia Rizzardi, per cause ancora in corso d’accertamento, 21 passeggeri non ce l’hanno fatta.

Si tratta, come abbondantemente battuto dalle agenzie stampa, di turisti stranieri che stavano tornato, proprio a bordo dell’autobus, nel loro campeggio di Marghera dopo una gita a Venezia Sul pullman precipitato a Mestre si è espresso anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto all’evento per i 20 anni di Sky.

Questo quanto da lui dichiarato, come riportato su liberoquotidiano.it : “Non è un problema di guardrail”  Con questa breve ma incisiva frase, Salvini ha categoricamente smentito le indiscrezioni che circolavano attorno a guardrail,  in particolare quelle dette dall’ad dell’azienda di trasporto del bus La Linea, Massimo Fiorese. Quest’ultimo ha visionato l’esatto momento in cui il bus, dopo aver svoltato a destra sulla rampa, con una manovra improvvisa è precipitato dal cavalcavia,  dicendo  che i guardrail “sembravano una ringhiera”.  Salvini invita alla prudenza, affermando: “E’ presto per dare commenti, qualcuno mi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo”.

Capiamo perfettamente quanto le dichiarazioni di Matteo Salvini stiano correndo veloci sul web, di sicuro, saranno oggetto della campagna elettorale per le elezioni europee del 2024, alla luce della svolta “green” imposta da Bruxelles e  delle riflessioni sull’impatto che le misure di transizione ecologica prese dalla Commissione Ue hanno sia sul settore dell’automotive (con elettrico e ibrido chiamati a sostituire i tradizionali motori a diesel e benzina)  che su ogni singolo aspetto della vita dei cittadini dell’Unione Europea. .

Salvini ha aggiunto: “Eventi come questi non sono imputabili a velocità e distrazione”, precisando: “la sicurezza su strada e sui cantieri è fondamentale, ma poi il fattore umano resta fondamentale nel bene e nel male”. Al momento  la causa dell’accaduto è quella del malore del conducente, “su cui nessun codice della strada può intervenire”.  Matteo Salvini ha invitato a riflettere sulla base nei numeri: più di 3 mila decessi ogni anno, in Italia, avvenuti per schianti stradali.  Proprio alla luce di questo bilancio,  sono state approvate delle nuove norme che ora sono all’esame del Parlamento con la speranza, ha chiosato il politico,  che diventino legge entro Natale.