Autobus caduto a Torino, quello che viene fuori è sconcertante: "Ho preso delle gocce" (2 / 2)

Una tragedia, quella del bus precipitato nel Po, che ha scosso nel profondo gli italiani. A raccontare alla stampa quello che si è materializzato, a Torino, in un tranquillo pomeriggio del 26 marzo,  è una famiglia siciliana con una bimba di 10 mesi che è viva per miracolo.

Tutto ad un tratto, mentre passeggiavano ai Murazzi, si sono resi conto che il bus li stava per travolgere. Proprio grazie al grido della donna, si sono scongiurare conseguenze ben peggiori. E’ stato il quotidiano La Stampa a riportare il racconto della famiglia graziata dal sinistro, salvatrice del gruppo di persone che avrebbe potuto essere investito dalla furia del mezzo.

Queste le parole precise: “Stavamo passeggiando ai Murazzi accanto al fiume quando ci siamo accorti che quel pullman che ci stava cadendo addosso“. La  donna ha gridato: “Il pullman! Il pullman!“ e le urla hanno permesso di salvare sette persone. Salvatore Mussi, suo marito,  ha ricordato: “Ci siamo buttati all’indietro. Non so come siamo riusciti ad allontanarci per tempo“. Fuggendo, la donna  si è   fatta male alla spalla ed è stata soccorsa dal  Cto. Per fortuna, non si è fatta nulla di grave, rassicurando i suoi parenti siciliani. Questo il proseguimento del suo racconto: ” Il pullman ci ha sfiorati, siamo scappati via. Nel mentre mi è venuto un attacco di panico. Grazie a Dio siamo tutti qua”, precisando: “Siamo tutti sotto choc“.

La donna che, per prima, si è accorta di quello che stava per accadere, mamma della bimba di 10 mesi, ha fatto delle brevi La Stampa, che più di tutte, descrivono il suo stato emotivo:  “Ho preso delle gocce, siamo sotto choc. Adesso andiamo a casa”.

Possiamo solo immedesimarci nell’incubo ad occhi aperti che questa donna, e molti altri testimoni oculari, graziati dall’investimento del bus, hanno potuto provare negli istanti in cui il mezzo è caduto nelle acque del Po.