I temi della sicurezza stradale e della qualità dell’aria valgono non solo a livello nazionale ma anche a livello comunitario, ragion per cui la Commissione Europea ha presentato un ambizioso pacchetto di proposte legislative, proprio per migliorare questi aspetti. Si parla di “Visione Zero”, questo il suo nome, e si prefigge obiettivi ben precisi.
I primi sono quelli, naturalmente, di salvare vite umane, prevenire lesioni gravi e ridurre l’inquinamento, ma l’attenzione comunitaria è posta anche sui veicoli più datati e inquinanti, nonché sulle pratiche fraudolente come la manomissione dei contachilometri.
Sono davvero tante le proposte della commissione: adeguamento dei collaudi ai nuovi veicoli, introduzione di ispezioni tecniche periodiche per i veicoli elettrici, il controllo dell’ integrità dei software sulle emissioni, oltre ai tradizionali controlli meccanici. A livello comunitario, si chiedono test innovativi anti emissione, l’introduzione dell’obbligo di ispezioni annuali per le auto e i furgoni con più di dieci anni, il fronteggiamento delle frodi, tipo il contrasto della manomissione sui contachilometri.
Elemento chiave delle nuove proposte è la digitalizzazione dei certificati di immatricolazione e dei controlli periodici, oltre al miglioramento della governance dei dati, con una semplificazione delle procedure di accesso ai dati tecnici per i centri prova autorizzati. Si ha uno snellimento burocratico con significative novità. La Commissione Ue punta a sottrarre al decesso ben 7mila persone, scongiurando, entro il 2050, 65mila feriti gravi.
I provvedimenti della Commissione europea dovranno ora essere vagliati dal Parlamento Europeo e dal Consiglio secondo la procedura ordinaria. L’approvazione di queste misure aprirà la strada alla definizione più dettagliata delle modalità di attuazione attraverso atti delegati ed esecutivi della Commissione. Si tratta di misure che rappresentano un investimento nella mobilità futura del continente. Intensificando i controlli, l’integrazione di tecnologie avanzate e un approccio olistico alla sicurezza, l’Unione Europea mira a creare un contesto stradale più sicuro per i cittadini, riducendo decessi e gravemente coinvolti.