Aurora Bellini era partita lunedì scorso insieme ai compagni di classe per un «tour della legalità» ma alle mezzanotte e 30, una sua amica ha allertato il medico che si trovava a bordo del traghetto , il quale, a sua volta, dopo essere intervenuto, ha allertato la Capitaneria di Porto.
I soccorritori hanno trasportato la ragazza al porto di Sorrento ma non c’è stato nulla da fare, Aurora è arrivata morta. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo a carico di ignoti e ha disposto, come da prassi, l’autopsia e l’esame tossicologico.
La causa del decesso è quasi certamente un infarto sebbene la magistratura sia intenzionata a capire che cosa lo abbia provocato. Intanto, la comunità natia di Batignano, si è stretta attorno a mamma Erika, che lavora in un bar, al padre Paolo operaio e dirigente della squadra di calcio Batignano e membro della Pro Loco della stessa frazione, e alla sorella gemella.
Tutti i concittadini, in segno di condivisione del lutto, hanno chiuso le loro botteghe. Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere la 19enne la descrivono come una ragazza gentile, solare, cortese con tutti . Nella sua borsa sono stati trovati antinfiammatori e aspirine, quindi niente di strano. Il cellulare è stato sequestrato , con la speranza che possa aiutare gli inquirenti a ricostruire gli ultimi momenti prima prima del malore.
In attesa dell’autopsia che farà luce sulla causa dell’infarto, gli inquirenti stanno ascoltando le testimonianze degli insegnanti e dei compagni di classe della studentessa, per capire se sia successo qualcosa di anomalo poco prima del malore di Aurora. Le prossime ore saranno cruciali, in quanto serviranno a far luce su che cosa abbia spento per sempre il sorriso di questa brillante ragazza, con cui il destino è stato davvero spietato. Seguiranno ulteriori aggiornamenti che saremo pronti a comunicarvi.