
I centri di monitoraggio spaziale hanno immediatamente confermato la natura eccezionale e la potenza del fenomeno. Ad accendere i cieli italiani non è stato un semplice gioco di luci, ma una vera e propria tempesta geomagnetica classificata come “severa”, di livello G4. Si tratta di uno degli episodi solari più intensi registrati negli ultimi anni.
La causa diretta è stata l’arrivo anticipato di due distinte Espulsioni di Massa Coronale (CME), ovvero gigantesche bolle di plasma e campi magnetici scagliate nello Spazio dal Sole in rapida successione.L’attenzione degli esperti, tuttavia, è ancora massima. Secondo le previsioni dello Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA, il potenziale dirompente del fenomeno non è affatto esaurito e la dinamica di viaggio delle due bolle solari è critica.
Le due espulsioni, partite a velocità diverse, sono dirette verso il nostro pianeta. È altamente probabile che quella più veloce raggiunga e inglobi la più lenta, generando un raro e potente evento conosciuto in gergo tecnico come “CME Cannibale”. Se la fusione dovesse avvenire come prospettato, questa nube magnetica combinata intensificherebbe la tempesta geomagnetica già in atto, con un impatto maggiore atteso proprio nel corso di oggi mercoledì 12 novembre.

I rischi associati a una tempesta geomagnetica di questa forza sono significativi. Un evento così intenso è capace di influenzare negativamente i satelliti in orbita, la stabilità delle reti elettriche e il funzionamento dei sistemi globali di navigazione. Intanto, la prova fotografica ha già immortalato lo spettacolo: da Sanfront (Cuneo) a Pracorsano (Torino), la cortina di luce ha lasciato il suo segno visibile nella notte tra l’11 e il 12 Novembre, riportando in auge uno dei fenomeni naturali più maestosi e rari alle nostre latitudini.
Si consiglia, anche nella prossima notte tra 12 e 13 Novembre, di osservare il cielo in direzione Nord dalle zone meno inquinate dalla luce artificiale, lontano dalle città, e di avere pazienza: l’aurora può apparire come un bagliore o come veri e propri “pilastri” di luce danzante. Le zone più propizie da dove osservare l fenomeno sono soprattutto quelle del Nord Italia.