Aumento pensioni: ecco chi otterrà 144 euro (2 / 2)

Una cifra importante, che sarà utile per contrastare i rincari di questi mesi. Di quali novità si tratta? Scopriamole insieme nella seconda pagina. Sono passati tanti anni dalla Riforma delle Fornero, quella che calpestò i diritti sociali nel nostro Paese da sacrificare sull’altare sacro del debito pubblico e dello spread.

Basti pensare alla categoria degli esodati nata proprio in seguito a questa riforma, quando una fetta della popolazione italiana si ritrovò di punto in bianco senza pensione e senza lavoro.Oggi le cose per fortuna sono cambiate ed i pensionati possono contare su alcune leggi in loro favore.

In particolare, ogni anno le pensioni devono essere rivalutate al tasso di inflazione tramite il cosiddetto meccanismo della perequazione. Tramite questo espediente, le pensioni saranno rivalutate tenendo in considerazione la perdita del potere d’acquisto causata dagli aumenti dei prezzi.

Un sistema molto simile alla vecchia ‘scala mobile’, introdotta a metà dello scorso secolo per rivalutare i salari in base all’inflazione. A partire da gennaio le pensioni si adegueranno all’indice dei prezzi dell’ISTAT: si prevede che per la fine dell’anno l’inflazione superi il 6%.

E’ stato già calcolato che, grazie alla perequazione, una pensione pari a 1500 euro al mese riceverà un conguaglio pari a 144 euro a gennaio. Il governo Meloni è intervenuto su questo tema nell’ultima legge di bilancio, dove sono stati rivisti gli scaglioni relativi alla perequazione, così da favorire coloro che percepiscono assegni più bassi.

In particolare, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS, l’inflazione deve essere recuperata al 100%; all’85% per chi percepisce assegni compresi tra 4 e 5 volte il trattamento minimo; via di seguito a calare sino al mini mo del 32% per i trattamenti che superano 10 volte il trattamento minimo.