Aumenta di 2 euro, italiani su tutte le furie (2 / 2)

La manovra di Bilancio per il 2025 introduce alcune misure legate al sistema previdenziale italiano, ma l’impatto effettivo sarà marginale per la maggior parte dei pensionati.

Le pensioni minime vedranno un incremento quasi simbolico, passando da 614,77 a 616,67 euro, con un adeguamento all’inflazione dello 0,8% per le pensioni fino a quattro volte il minimo. Rivalutazioni più contenute si applicheranno agli importi superiori, con percentuali decrescenti.

Le restrizioni imposte dalla politica di bilancio europea limitano ulteriori interventi strutturali.Tra le principali novità, spicca la proroga di alcune misure di pensionamento anticipato, come Quota 103, Opzione donna e Ape sociale. Tuttavia, i criteri restrittivi introdotti l’anno scorso rimangono invariati, riducendo sensibilmente il numero di beneficiari.

Per incentivare chi ha raggiunto i requisiti per il pensionamento anticipato a restare al lavoro, viene confermato il cosiddetto “bonus Maroni”, che prevede un incremento in busta paga.Un intervento enfatizzato dal governo è la possibilità per i lavoratori entrati nel mercato dopo il 1995 di accedere alla pensione anticipata a 64 anni, combinando la pensione INPS con la rendita di un fondo previdenziale integrativo. Tuttavia, la platea interessata sarà ridotta: appena 100 persone nel 2025.

Questa novità si aggiunge alla possibilità già prevista di utilizzare la rendita per raggiungere la soglia minima necessaria per la pensione a 67 anni.La manovra impone però ulteriori vincoli: per chi sfrutta questa opzione, gli anni di contribuzione richiesti saliranno da 20 a 25 dal 2025 e a 30 dal 2030. Inoltre, dal 2030, l’importo minimo necessario per accedere alla pensione anticipata a 64 anni aumenterà da tre a 3,2 volte l’assegno sociale.