In Italia, molti cittadini stanno ricevendo lettere apparentemente ufficiali dall’Inps che promettono un rimborso significativo di 715 euro su tasse e contributi pagati nel 2022. Tuttavia, queste missive sono in realtà un tentativo di truffa online ben orchestrato, che utilizza il nome e il logo dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per ingannare le persone.
La truffa sfrutta l’idea di presunte divergenze nei pagamenti previdenziali dell’anno precedente e include dettagli come un numero di pratica e un codice di riferimento per renderla più credibile. È stato il sindaco di Candia Canavese, Mario Mottino, a denunciare pubblicamente questo inganno, pubblicando la falsa lettera sulla pagina Facebook ufficiale del Comune.
“Gentile cliente con la presente comunicazione la informiamo che il nostro sistema automatico Inps ci ha indicato che lei soddisfa tutti i requisiti e le condizioni per recuperare l’importo di 715 euro sulle tasse e/o contributi pagati nell’anno 2022. Tuttavia, abbiamo provato ad effettuare il pagamento dell’importo indicato tramite bonifico bancario ma l’operazione non è andata a buon fine perché i suoi dettagli bancari che sono in nostro possesso risultano errati o incompleti. Per completare il processo di pagamento la invitiamo a visitare il nostro sito per aggiornare le sue coordinate bancarie. Continua sulla pagina dedicata. Rimanendo in attesa di un vostro gentile riscontro. Porgiamo i nostri sinceri saluti!”.
Per evitare di cadere in trappole simili, è importante che i cittadini siano consapevoli che l’Inps comunica con i suoi utenti principalmente tramite SMS (senza link diretti), chiamate telefoniche solo per prenotazioni agli sportelli, lettere cartacee, documentazione digitale nella cassetta postale online e comunicazioni tramite PEC.
L’Inps non richiede mai aggiornamenti di dati sensibili tramite link in email non sicure. In conclusione, mentre la tecnologia rende più difficile distinguere tra comunicazioni autentiche e tentativi di truffa, è fondamentale mantenere alta la vigilanza e verificare sempre la veridicità delle comunicazioni ricevute, specialmente quando si tratta di richieste di dati personali o bancari.