Attenzione: ecco le conseguenze di dormire con… (2 / 2)

 

 Le punture di acari rappresentano una problematica comune e spesso sottovalutata, che può causare prurito intenso e fastidio cutaneo. Oltre al disagio immediato, alcune specie di acari possono provocare infestazioni più complesse o veicolare agenti patogeni, rendendo fondamentale il riconoscimento tempestivo delle lesioni e l’adozione di misure preventive e terapeutiche. È importante chiarire che gli acari non sono insetti, bensì aracnidi appartenenti al phylum degli artropodi. Molte specie vivono sulla pelle senza provocare danni significativi, mentre altre possono determinare irritazioni o infiammazioni cutanee, oltre a trasmettere microrganismi responsabili di malattie infettive.

Gli acari di interesse sanitario per l’uomo includono quelli del genere Sarcoptes, come Sarcoptes scabiei, responsabili della scabbia, una condizione cutanea caratterizzata dalla formazione di cunicoli nei quali le femmine depongono le uova. Queste lesioni causano prurito intenso, soprattutto nelle ore notturne, e favoriscono l’insorgenza di vescicole e irritazioni secondarie dovute al grattamento. Altri acari di rilievo sono quelli del genere Demodex, come D. folliculorum e D. brevis, che normalmente vivono nei follicoli piliferi e nelle ghiandole sebacee. Questi aracnidi in condizioni normali non provocano lesioni evidenti, ma una proliferazione eccessiva può portare a fenomeni cutanei come demodicosi, acne rosacea o follicoliti. Vi sono poi acari presenti nell’ambiente, come quelli appartenenti ai generi Trombicula e Neotrombicula, le cui larve possono occasionalmente pungere l’uomo provocando eritemi localizzati e prurito agli arti inferiori, noto anche come eritema autunnale. Alcuni acari possono inoltre fungere da vettori di microorganismi patogeni. In particolare, specie di Demodex possono contribuire alla trasmissione del bacillo di Hansen, responsabile della lebbra, mentre Trombicula akamushi è associata alla diffusione del tifo della boscaglia, conosciuto anche come tifo tropicale. 

La capacità degli acari di trasmettere agenti patogeni rende ancora più importante l’adozione di strategie preventive efficaci e la diagnosi precoce delle infestazioni. Il trattamento delle punture di acari e delle infestazioni dipende dalla specie coinvolta e dal tipo di lesione. La scabbia viene generalmente trattata con farmaci topici a base di permetrina o con trattamenti orali a base di ivermectina. Preparazioni cutanee con ivermectina possono risultare efficaci anche contro gli acari del genere Demodex, mentre le larve di Trombicula e Neotrombicula solitamente cadono dopo il pasto di sangue, completando il loro ciclo di sviluppo nell’ambiente senza necessità di interventi specifici.

Choc in Italia, 2 bimbe sono nate con la camicia: ecco cosa significa Choc in Italia, 2 bimbe sono nate con la camicia: ecco cosa significa

Per le patologie trasmesse da agenti infettivi, come lebbra o tifo tropicale, è fondamentale seguire terapie farmacologiche specifiche prescritte dal medico. La prevenzione rappresenta l’approccio più sicuro ed efficace per limitare il rischio di punture e infestazioni da acari. Evitare il contatto diretto con soggetti infestati, non condividere biancheria o indumenti, lavare tessuti a temperature elevate, ridurre la permanenza in ambienti notoriamente infestati e proteggere gli animali domestici con antiparassitari appropriati sono tutte misure che contribuiscono a creare un ambiente sicuro.

In caso di sintomi persistenti, è consigliabile rivolgersi a un medico e, se necessario, a professionisti per la disinfestazione domestica, garantendo così la salute della pelle e prevenendo eventuali complicanze. La consapevolezza riguardo alle tipologie di acari, ai sintomi e ai rimedi disponibili permette di affrontare tempestivamente qualsiasi problema e di tutelare la propria salute e quella dei familiari, confermando l’importanza di un’attenzione costante alla cura quotidiana della pelle e all’igiene ambientale.