Ancona, ma anche Senigallia, Civitanova e Porto San Giorgio, sono state colpite da una marea di mucillagini in mare e questa è legata alla fioritura dell’alga che, spostandosi, rimane sospesa in acqua. Va precisato che essa, pur non provocando danni per l’uomo e per il mare, influisce, purtroppo in negativo, sul lavoro dei pescatori e sul ricavato della pesca.
Essi sono costretti a non scendere a pescare e crescono le proteste dei bagnanti che non vogliono tuffarsi. Ora che la stagione estiva è nel vivo, i ristoratori, a causa del boom di mucillagini, hanno parecchie preoccupazioni. L’alga è sempre più diffusa lungo le coste abruzzesi.
Va precisato che, seppur di aspetto non piacevole agli occhi, mostrandosi sotto forma di strisce o reticoli, di piccole e grandi dimensioni, di magma organico, che galleggiano nell’acqua, i quantitativi di mucillagine continuano ad aumentare, sulla base degli ultimi monitoraggi.
Pur non generando problematica di salute, i bagnanti desistono dal tuffarsi a causa del fastidio che provano nell’entrare in quelle acque e i macrofiocchi di mucillagine, solo in rari casi, possono causare prurito. Anche le coste marchigiane non sono state risparmiate dal fenomeno, legato alle condizioni di abbondanti piogge di questo ultimo periodo, che hanno arricchito il mare di nutrienti tramite gli apporti fluviali.
Questi, assieme alle temperature elevate, hanno favorito il diffondersi delle fioriture di specie di fitoplancton. Al momento l’Arta sta continuando a monitorare la situazione e, di ora in ora, fornirà gli opportuni aggiornamenti sull’entità del fenomeno che è legato ad un mix di fattori, in primis il maltempo, che ha colpito parecchie zone della nostra penisola in questi ultimi giorni e l’impennata dei termometri, con colonnine di mercurio salite di parecchio .