Sono ore strazianti, di lutto, queste, per il mondo calcistico e, in particolare, per l’Atalanta, che piange la scomparsa del 68enne Oliviero Garlini, ex attaccante, ricoverato da tempo presso la residenza socio-sanitaria della Fondazione Caccia di Gandino, nel bergamasco.
Una bellissima carriera, la sua, che lo ha portato a militare in Serie A e in Serie B, facendogli vestire maglie autorevoli, grazie al suo talento e alla sua versatilità sul campo. Ha contribuito in modo decisivo alla promozione del Cesena in Serie A nel 1981, per poi passare alla Lazio (1984-1986).
Il trasferimento all’Inter avvenne nel 1986, sebbene il suo ruolo sia stato cruciale nella squadra dell’ Atalanta, che contribuì a riportare in A, con 18 reti in 38 partite nella stagione 1987-88. Garlini non ha mai abbandonato il calcio, anche dopo il suo ritiro da calciatore; difatti ha allenato il settore giovanile del Dalmine, ed è stato team manager del Padova, sino al suo ultimo ruolo di responsabile del vivaio del Bergamo Longuelo.
L’ Atalanta, squadra in cui ha militato, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia del grande calciatore deceduto, con un messaggio toccante di addio che recita: “Il Presidente Antonio Percassi, il co-Chairman Stephen Pagliuca e tutta la famiglia nerazzurra sono vicini alla moglie e ai figli ai quali sono rivolte le più sincere e commosse condoglianze”.
A questo messaggio, scritto via social, e seguito da tante condivisioni e interazioni, si sono accodati molti altri, tra cui quello della Lazio, altro team in cui ha militato. Una scomparsa improvvisa, quella di Gaslini, che ha scosso il mondo calcistico. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, alle prese con un immane lutto.