Astrazeneca lo ha ammesso: "Sì, è vero.." (2 / 2)

Nel corso della pandemia da COVID-19, il vaccino AstraZeneca è emerso come una delle armi principali nella lotta contro il virus. Tuttavia, recentemente l’azienda farmaceutica britannica ha dovuto affrontare un nuovo capitolo in tribunale, riconoscendo per la prima volta che il suo farmaco può causare un raro effetto collaterale, con possibili complicazioni gravissime.

Secondo quanto riportato da Repubblica, una causa sollevata nel tribunale di Londra ha fatto emergere una sconvolgente verità, ammessa a chiare lettere dalla stessa casa farmaceutica. Almeno 81 cittadini del Regno Unito sarebbero deceduti a causa di un effetto collaterale che non avrebbe lasciato loro scampo: i coaguli di sangue e le conseguenti trombosi.

Alcune familiari di queste presunte vittime degli effetti collaterali del vaccino Astrazeneca hanno intentato una causa per fare luce sulle cause dei decessi dei loro cari. In tribunale, i legali di AstraZeneca hanno ammesso la possibilità che il vaccino possa causare tali complicazioni. “Per motivi ancora sconosciuti il vaccino può causare trombosi“- avrebbero ammesso candidamente i legali della causa farmaceutica secondo quanto riportato dal Messaggero.

Questo non è stato il primo riconoscimento di possibili effetti collaterali rari legati al vaccino AstraZeneca. Già nell’aprile 2021, le informazioni sul farmaco erano state aggiornate per includere la possibilità di trombosi con sindrome trombocitopenica, sebbene in casi molto rari. Tuttavia, la recente ammissione in tribunale segna un punto di svolta, poiché è la prima volta che l’azienda ammette tale possibilità in una corte di giustizia.

È importante sottolineare che, nonostante questi effetti collaterali potenzialmente letali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ribadito che i benefici della vaccinazione con AstraZeneca superano di gran lunga i rischi, specialmente nei paesi colpiti dalla pandemia. Secondo il Council for International Organizations of Medical Sciences, la probabilità di sviluppare tali effetti collaterali è di circa 1 su 10.000.