I fatti in questione sono avvenuti nella regione del Kashmir. Lo scenario apparso subito dopo la deflagrazione era un cumulo fumante di detriti. La conferma, arrivata rapida, ha parlato di numerose persone coinvolte nell’episodio.
Il fatto si è consumato nella regione del Kashmir, un’area che ha visto la sua calma serale squarciata da un’emergenza di scala inaspettata.Secondo le prime ricostruzioni e le informazioni sul posto, la deflagrazione è stata innescata proprio dagli ordigni che erano stati precedentemente sequestrati e che si trovavano stoccati all’interno della struttura.
Senza perdere tempo, decine di squadre di soccorso sono state immediatamente mobilitate. I Vigili del Fuoco sono accorsi in massa per cercare di domare l’incendio, un inferno di fiamme e fumo innalzatosi dalla demolizione della stazione di polizia.
Il loro lavoro, in quelle ore concitate, non si è concentrato solo sull’estinzione del fuoco, ma anche sul soccorrere gli agenti e il personale che era rimasto intrappolato sotto il crollo.
Con il passare dei minuti, l’intera operazione si è trasformata in una corsa disperata contro il tempo per estrarre chiunque avesse bisogno di assistenza vitale. Le indagini sono già in corso per determinare la catena di eventi che ha portato a un epilogo così assurdo.
Sarebbero nove, forse dieci, almeno le persone decedute. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti lo scorso lunedì erano stati sequestrati alcuni ordigni nel corso di un raid delle forze dell’ordine, inviati ad una stazione di polizia di Nowgam per poter effettuare una serie di analisi scientifiche. Lo ha confermato, dopo il sinistro, il direttore della polizia regionale Nalin Prabhat.