L’assegno unico e universale (Auu) è un sostegno economico introdotto dal Governo italiano nel 2021, destinato alle famiglie con figli a carico, per aiutarle a coprire le spese legate alla crescita dei bambini. Questo aiuto unifica diversi tipi di supporto economico preesistenti, come gli assegni familiari, in un unico pagamento mensile.
L’importo dell’assegno dipende dal reddito familiare, dal numero di figli e dall’età degli stessi, e può essere versato fino ai 21 anni, se il figlio è ancora a carico e soddisfa determinati requisiti. I pagamenti dell’assegno di dicembre avverranno in due periodi: il 17, 18 e 19 dicembre per chi ha già ricevuto l’assegno e non ci sono stati cambiamenti, e l’ultima settimana di dicembre per chi ha avuto modifiche nell’importo o lo riceve per la prima volta.
Questo mese è importante poiché segna la fine dell’anno fiscale, durante il quale verranno effettuate verifiche e, se necessario, ricalcoli in base al reddito dichiarato. Le famiglie che non hanno aggiornato la loro situazione economica con l’Inps potrebbero doverlo fare. Gli importi dell’assegno unico variano tra i 57 e i 199,40 euro al mese, a seconda della situazione economica della famiglia e dell’Isee.
Se non si presenta una nuova Dichiarazione Sostituzione Unica (Dsu), l’importo sarà calcolato sulla base dei valori minimi. L’assegno è destinato a ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza. È valido anche per i figli maggiorenni fino a 21 anni, a condizione che stiano studiando, lavorando o siano disoccupati in cerca di lavoro.
Nel 2025, gli importi e i metodi di pagamento dovrebbero rimanere invariati, ma l’assegno unico non influirà più sul calcolo dell’Isee, eccetto per il bonus nido. I genitori che già ricevono l’assegno non dovranno presentare nuovamente la domanda, poiché verrà rinnovata automaticamente, ma dovranno farlo entro il 28 febbraio 2025 per evitare problemi. Se l’ISEE non viene aggiornato entro il 28 febbraio 2025, la famiglia continuerà a ricevere l’assegno, ma con l’importo minimo. Se l’ISEE viene aggiornato entro il 30 giugno 2025, l’Inps ricalcolerà l’importo dell’assegno e accrediterà eventuali arretrati