Arriva in ospedale in condizioni tremende, poi l’orribile scoperta (2 / 2)

Dalla foto, potete già intuire la bizzarra situazione che si è palesata sotto gli occhi dei medici di turno. Cosa ci fa questo giovane ragazzo in quest’assurda posizione? Sembra che stia facendo degli esercizi ma la verità è ben altra…purtroppo! Parliamo di realtà che supera di gran lunga l’immaginazione, ovviamente.

Ma vediamo all’accaduto. Un giovane 27enne si è presentato in ospedale barcollando, sorretto da alcuni amici dato che non riusciva a reggersi in piedi. I sanitari, nel vederlo in quelle condizioni, hanno fatto un’enorme fatica a caricarlo sul lettino dotato di ruote per trasportarlo in reparto, con la speranza che gli esami strumentali e quelli sanguigni inquadrassero il suo problema.  Immaginate, per un solo attimo, la reazione dei medici che lo hanno preso in cura.

Un paziente per nulla collaborativo che continuava a contorcersi a mò di contorsionista. Alla fine si è scoperto che il suo curioso comportamento che ha spaventato gli stessi sanitari , era legato all’ uso di krokodil, detta anche “droga degli zombie”. Si tratta di una droga sintetica, potente e pericolosa, a base di codeina (si trova facilmente in antidolorifici e preparati per la tosse), mixata ad altre sostanze corrosive.

I danni sono irreversibili su tutti gli organi, sul sistema nervoso e sul tessuto osseo che si dissolve. La prima conseguenza evidente è la pelle che marcisce e cade ma questo non è l’unico effetto disastroso della droga in questione. Il tossicodipendente tende a perdere il controllo di sé e dei propri movimenti fino d arrivare a mordere o a episodi di cannibalismo, in preda ad allucinazioni fortissime e dolore atroce che lo spinge ad iniettarsi continuamente la dose.

Parliamo di una vera e propria emergenza, dato che la droga in questione è economica e sempre più diffusa tra i giovani sin da quando ha iniziato a diffondersi in Russia, prendendo piede, molto rapidamente, negli altri paesi, Italia compresa. È una droga che crea dipendenza molto rapidamente, anche dopo due iniezioni e la sopravvivenza è di pochi anni, da uno a tre. Capiamo bene quanto questo ragazzo rischi.

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