Sono trascorsi più di 3 anni da quel tragico marzo 2020, quando il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte istituì per la prima volta il lockdown e le zone rosse. Il proposito era quello di ‘tornare ad abbracciarci più forte di prima’ dopo poche settimane, in realtà poi ci volle molto più tempo del previsto.
La situazione da lì a poco precipitò, così come il terribile bilancio dei contagiati e delle vittime. Poi abbiamo scoperto le ondate e le varianti, un ciclo perverso che sembrava essere senza fine. Come in tutte le pandemie la virulenza del virus si è attenuata sensibilmente e, anche alla scoperta di farmaci sempre più efficaci, la pandemia è tornata sotto controllo.
A rimanere ben impresse nella memoria di tutti sono le terribili restrizioni liberticide alla quale abbiamo dovuto sottostare: mascherine obbligatorie, distanziamento sociale, zone rosse ed il celeberrimo green pass. Nel corso degli ultimi mesi i governi hanno gradualmente attenuato queste misure restrittive, e la direzione intrapresa è quella della eliminazione definitiva delle stesse.
Tra gli obblighi principali da rispettare in questi anni, pena multe salatissime di diverse centinaia di euro, spicca quello delle mascherine. Nel corso delle ondate Covid più virulente, ne era imposto l’uso anche all’aperto, dove il rischio di contagiarsi era ridotto ai minimi termini.
L’obbligo di indossare le mascherine era anche uno degli ultimi ancora in vigore, anche se solo per entrare negli ospedali e nelle strutture sanitarie. Il ministero della Salute sta per emanare una nuova ordinanza in cui quest’obbligo sarà ancora una volta sensibilmente ridimensionato. A tal proposito ha voluto dire la sua anche il noto infettivologo Matteo Bassetti: ecco il suo commento sull’ordinanza.