Una vicenda tremenda scuote l’opinione pubblica tra Canada e Stati Uniti. Luciano Frattolin, 45 anni, imprenditore di origini italo-canadesi, è stato arrestato nello Stato di New York con l’accusa di delitto di secondo grado e occultamento del corpo. L’uomo aveva inizialmente denunciato la scomparsa della figlia di 9 anni, parlando di un rapimento durante un viaggio che stava compiendo da solo con lei dal Canada verso il nord dello Stato di New York.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, Frattolin ha allertato i servizi di emergenza sabato sera, affermando che la bambina era stata portata via da due uomini incappucciati a bordo di un furgone bianco. Una versione che però è apparsa subito confusa e contraddittoria agli investigatori. Domenica pomeriggio, poche ore dopo l’allarme, il corpo senza vita della bambina è stato ritrovato in uno stagno nei pressi di Ticonderoga, a circa 48 chilometri dal lago George.
I primi risultati dell’autopsia hanno confermato che la causa del decesso è stata l’asfissia da annegamento. Secondo la polizia dello Stato di New York, non ci sono prove a supporto dell’ipotesi di un rapimento.
Gli investigatori ritengono invece che Frattolin abbia ucciso la figlia poco dopo una telefonata tra la piccola e la madre, avvenuta sabato pomeriggio. Dopo il delitto, l’uomo avrebbe occultato il corpo sotto un tronco nell’acqua. Un filmato di sorveglianza mostra padre e figlia in un’altra località turistica, Saratoga Springs, intorno alle 17:30 di sabato, apparentemente tranquilli.
L’ultima traccia certa della bambina è quella conversazione telefonica, che non lasciava presagire nulla di anomalo. Durante l’udienza preliminare, Frattolin si è dichiarato non colpevole. Resterà in custodia fino alla prossima convocazione in tribunale. Intanto, l’intera comunità resta sconvolta da un caso che solleva interrogativi profondi su quanto accaduto davvero in quelle tremende ore. Fammi sapere se vuoi una versione con taglio più emotivo o più giuridico.