Sinisa Mihajlović è stato uno dei personaggi più amati del calcio italiano. Cresciuto calcisticamente nel Vojvodina e poi nella Stella Rossa di Belgrado, ha vinto con quest’ultima la Coppa dei Campioni nel 1991, scrivendo una pagina storica per il calcio dell’Est Europa.
Trasferitosi in Italia nei primi anni ’90, Mihajlović ha giocato per squadre come Roma, Sampdoria, Lazio e Inter. Con la Lazio ha vinto uno scudetto (1999-2000), varie coppe nazionali e una Supercoppa europea.
La sua presenza in campo era sinonimo di grinta, leadership e intelligenza tattica. Dopo il ritiro, ha intrapreso la carriera da allenatore, guidando squadre come Bologna, Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino e nuovamente Bologna, dove ha lasciato un segno indelebile.
Nel 2019 ha annunciato pubblicamente di essere affetto da una leucemia, affrontando la patologia con una forza d’animo straordinaria. Anche durante le cure, non ha mai abbandonato del tutto la panchina, diventando un simbolo di resilienza e speranza. Sinisa Mihajlović è spirato il 16 dicembre 2022, a 53 anni.
La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto, sia nel mondo del calcio che tra i suoi cari. Uomo fiero delle sue origini, marito devoto e padre affettuoso. La moglie Arianna continua a fare i conti con un dolore che forse solo il tempo potrà lenire. In una toccante intervista ha rivelato dei dettagli sinora inediti. “Lo abbiamo scoperto mentre…”: ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.