Non ce l’ha fatta il povero Antonio D’Acci, macchinista del treno della linea Pescara-Roma che negli scorsi giorni ha perso improvvisamente la vita mentre si trovava a bordo del convoglio. Sul treno, diretto a Sulmona, c’erano 90 passeggeri.
D’Acci sarebbe deceduto a causa di un malore improvviso, precisamente un infarto. Accorgendosi di non stare bene Antonio ha fatto in tempo a tirare il freno per fermare la corsa del treno. Purtroppo nonostante i soccorsi per lui siano stati praticamente immediati non vi è stato nulla da fare.
Capotreno e personale di bordo si sono recati immediatamente sul posto trovando ormai privo di sensi Antonio. A stretto giro sono intervenuti i sanitari del 118. Antonio D’Acci, detto Tonino, era originario di Foggia, ma viveva a Termoli da tempo, all’età di 61 anni, era ormai prossimo alla pensione.
L’uomo aveva 61 anni. “Cari colleghi, vi invito a riflettere. I politici, i dirigenti, i sindacalisti di una volta non per niente decisero che il lavoro di macchinista era usurante e che il limite pensionabile era a 58 anni. Caro Antonio che la terra ti sia lieve, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia ed anche a tutta la famiglia dei ferrovieri d’Italia” – recita un post su Facebook.
“Con profondo cordoglio abbiamo appreso della scomparsa di Antonio D’Acci, uno stimato macchinista. In questo momento di lutto e di dolore ci uniamo alla sofferenza della famiglia a cui esprimiamo le nostre più sentite condoglianze a nome anche di tutti i ferrovieri” – scrive invece la Filt Cgil Nazionale.