Una terribile notizia ha sconvolo mesi fa il paese di Montefalcione, in provincia di Avellino. Una ragazza di 15 anni è rimasta folgorata nella vasca da bagno. La notizia della sua morte ha fatto immediatamente il giro del web.
Da quel giorno la cittadina è rimasta davvero sconvolta dopo l’accedimento di questo episodio di cronaca che nessuno si aspettava. La ragazza. che si chiamava Maria Antonietta, si trovava nella vasca da bagno e stava facendo la doccia quando all’improvviso una scaria elettrica l’ha folgorata.
Come riportato da Leggo, a generare la scossa elettrica che le è costata la vita, sarebbe stata la caduta nell’acqua di un cavo caricabatterie Usb per il cellulare. Tuttavia in questi mesi le indagini sono andate avanti, proprio per capire per quale motivo la giovane sia deceduta e come mai il cavo usb sia caduto nella vasca. E in questi giorni è arrivata la svolta.
Secondo quanto emerso dalle indagini effettuate dal Racis, molto probabilmente il cavo con cui era costruito il caricabatteria non era a norma, in quanto se fosse stato costruito impiegando componenti elettrici in armonia con i criteri tecnici previsti dal decreto legislativo 86/2016, non si sarebbe verificata la scarica.
“I Carabinieri della compagnia di Mirabella Eclano hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Avellino, nei confronti di 5 imprenditori operanti in Toscana e in Lombardia, quattro dei quali di origine cinese” – così si legge sulla testata giornalistica Leggo.
“I cinque imprenditori sono indagati per il reato di omicidio colposo, nonché dei reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con marchi mendaci” – questo inoltre fa sapere la testata Leggo che sta seguendo la vicenda. Insomma una svolta clamorosa per il decesso della giovanissima Maria Antonietta.