Le indagini sul delitto di Antonella Lopez hanno portato al fermo del presunto killer, un ragazzo di 21 anni originario di Bari e già noto alle forze dell’ordine. Secondo le ricostruzioni, il reale bersaglio era un amico della ragazza, un 20enne ritenuto affiliato alla mafia barese.
Durante una lite divampata nel locale Bahia Beach, il killer ha fatto partire almeno sei colpi, colpendo anche altre tre persone. Uno di questi colpi ha colpito Antonella, togliendole la vita. L’inchiesta, coordinata dall’antimafia, ha subito puntato verso la malavita organizzata. Tuttavia, le indagini hanno suggerito che la sparatoria sia stata una conseguenza di un banale litigio e non di qualcosa di premeditato.
I carabinieri hanno interrogato diversi testimoni e gli stessi feriti, tutti ricoverati a Bari: due si trovano in Ortopedia, uno in Chirurgia, mentre un altro è stato dimesso. Nessuno di loro risulterebbe in condizioni gravi. “È stato un attimo. Verso la fine della serata, quando questi ragazzi sono arrivati nel mio locale e in pochissimo si è scatenato l’inferno ed è accaduto l’irreparabile. Mai nulla del genere è mai successo nel mio locale”, ha dichiarato il titolare.
Sul caso è intervenuto anche il presidente della regione Puglia Michele Emiliano: “L’ennesimo scontro tra bande che si contendono il controllo dei locali e dello spaccio collegati alla movida. Non si possono escludere nuovi eventi nell’immediato collegati a questo gravissimo delitto. Serve uno scatto investigativo importante e coordinato e il supporto dell’intera cittadinanza”.
Il locale dove è avvenuto il delitto, Bahia Beach, è stato posto sotto sequestro su ordine dell’autorità giudiziaria per raccogliere ulteriori prove. Non resta che attendere gli ulteriori sviluppi di una vicenda agghiacciante, ma a quanto pare solo l’ultima di una sere numerosa in quel territorio.