Andrea Sempio, l’annuncio arriva dal papà: "Mio figlio è rimasto …" (2 / 2)

Papà Giuseppe Sempio è convinto che suo figlio Andrea sia innocente ma è come se fosse già stato condannato da chi ,quotidianamente, gli punta il dito contro, per il delitto di Chiara Poggi. In una lunga intervista, rilasciata al settimanale Oggi, è tornato su un punto cruciale, quello del famoso scontrino. 

Suo figlio era da poco patentato e prendeva spesso la macchina, senza mai pulirla. Mentre stava ripulendo l’abitacolo dalle cartacce e dalle varie cianfrustaglie, ha trovato lo scontrino di un parcheggio, che la moglie ha conservato, convinta che potesse, prima o poi, rivelarsi utile, dal momento che stavano interrogando tutti per il delitto. Nel 2008, quando hanno voluto interrogare Andrea per la seconda volta, il ragazzo si è recato a Vigevano da solo, in auto.

Gli hanno chiesto perché avesse chiamato casa Poggi quando Marco era in montagna, lasciandolo andare. Papà Giuseppe ha aggiunto che Mattia Capra ha riferito loro di aver sentito i carabinieri bisticciare, e che uno diceva: “Non gli avete chiesto l’unica cosa utile, che cos’ha fatto la mattina del delitto!”.

I carabinieri hanno chiamato nuovamente Andrea per dirgli di tornare. Sempio ha raccontato della Feltrinelli, gli hanno chiesto se avesse le prove, e lui ha riferito dello scontrino che gli uomini in divisa hanno voluto vedere. Così il commesso, amico di Marco Poggi, si è rimesso in macchina, andando a prendere lo scontrino, dopo aver appreso dalla madre dove lo aveva conservato.

A letto con il cognato 70enne, maestra 39enne colta da infarto muore – il marito si t.. A letto con il cognato 70enne, maestra 39enne colta da infarto muore – il marito si t..

In proposito, Giuseppe fa notare: “Sul verbale non c’è descritto tutto questo via vai, per questo sembra che l’interrogatorio sia durato un sacco e che si fosse presentato con lo scontrino senza che nessuno glielo avesse chiesto”. Che un verbale scritto male  sia stata la causa  del voler indagare il figlio, a suo dire innocente, è ciò di cui Giuseppe è convinto. Del resto è la terza volta che Andrea viene indagato. Il papà ha chiosato: ” Non sappiamo se questa volta ci sarà un processo o se l’indagine sarà archiviata come le precedenti” e ancora: “Mi fa paura l’archiviazione, forse preferirei una sentenza, un punto fermo”.