Chiara Poggi, il 13 agosto 2007, è stata uccisa ma la procura di Pavia continua a indagare su Andrea Sempio, ai tempi amico di Marco, fratello della ragazza deceduta. Stando a quanto riportato da La Repubblica, Sempio potrebbe essere stato in contatto con Chiara la mattina del delitto, ed è possibile che su due unghie della ragazza, possano esserci tracce del suo Dna.
Chi indaga sta esaminando l’ipotesi che Andrea possa essere stato coinvolto nel delitto, probabilmente con la complicità di altre persone. Andrea Sempio, cinque giorni dopo il delitto, si presentò nella caserma dei carabinieri di Pavia, insieme al padre, dichiarando di aver chiamato a casa della famiglia Poggi per cercare Marco, parlando proprio con Chiara, che gli avrebbe detto che il fratello era in vacanza.
All’epoca, Sempio negò categoricamente di aver frequentato la villetta di Garlasco, così come di essere uno stretto amico di Marco Poggi, sebbene quest’ultimo, il 24 agosto 2007, dunque due settimane dopo il delitto, testimoniò che Andrea faceva parte dei pochi amici che accedevano alla villetta e salutavano la sorella Chiara. Proprio dopo questa dichiarazione, il 4 ottobre 2008, Sempio venne riconvocato dai carabinieri di Vigevano, specialmente dopo che la mamma di Chiara, lo aveva indicato come uno dei ragazzi che, in sella alla bici, passavano davanti alla sua abitazione.
Sempio ha raccontato una versione del giorno del delitto di Chiara ben precisa, dicendo di essere stato nella Piazza Ducale di Vigevano, di aver passeggiato, con uno scontrino, datato 10:18 come arrivo nel parcheggio. Ha detto di aver pranzato a casa, uscendo col padre nel pomeriggio. Verso le 15 avrebbe poi appreso, vedendo le forze dell’ordine in via Pascoli, del delitto di Chiara.
Il Corriere della Sera riporta che il suo cellulare ha agganciato sempre le celle di via Santa Lucia a Garlasco e non quelle di Vigevano ma i tracciati non furono acquisiti dagli inquirenti, sino ad un mese dopo, quando il gip optò per l’archiviazione. Andrea Sempio ha confermato la sua versione dei fatti nel 2017, senza chiarire se lo scontrino del parcheggio fosse stato ritrovato prima o dopo il suo primo interrogatorio, oltre a non chiarire se il padre fosse realmente a casa con lui prima delle dieci, dunque prima di arrivare a Vigevano. La Procura di Pavia, sulla base di queste incongruenze, ha deciso di riaprire il caso, valutando nuovi accertamenti. Andrea Sempio c’entra qualcosa col delitto di Chiara? E se si, ha avuto dei complici?