Andrea Purgatori, dall’autopsia emergono dettagli terribili (2 / 2)

Nelle ore immediatamente successive alla sua dipartita, i famigliari avevano rilasciato un clamoroso comunicato in cui spiegavano di volerci vedere chiaro sulle cause del decesso del loro congiunto. L’accusa era rivolta alla clinica romana presso cui era ricoverato Purgatori, che avrebbe sottoposto il giornalista a terapie sbagliate a causa di un’errata diagnosi

In queste ore Repubblica ha riportato le ultime indiscrezioni emerse dall’autopsia del noto giornalista, dai quali è emerso come ormai il suo quadro clinico fosse gravemente compromesso. Purgatori aveva metastasi in tutto il corpo, perciò la sua situazione era particolarmente grave.

Per i tre consulenti della Procura che hanno svolto l’esame autoptico lo scorso 26 luglio presso l’Istituto di Medicina legale dell’Università di Tor Vergata, Purgatori sarebbe deceduto a causa della neoplasia primitiva al polmone che avrebbe provocato l’arresto cardiorespiratorio.

Al momento sarebbero due i medici indagati per omicidio colposo in concorso. Starà agli inquirenti appurare se, vista la gravità del quadro clinico del giornalista, l’eventuale errata diagnosi dei medici sarebbe stata effettivamente rilevante a garantire o meno la sopravvivenza del compianto Purgatori.

Nei prossimi mesi le indagini proseguiranno, sono attesi per settembre i risultati dell’esame istologico. Prima di giungere alle dovute conclusioni, gli inquirenti dovranno vagliare tutti i risultati degli esami e sentire le testimonianze. Solo allora si deciderà se archiviare il caso o proseguire con il rinvio a giudizio.