Andrea Prospero, si indaga sulla scoperta nel Wc di casa (2 / 2)

Dai primi risultati dell’esame autoptico, Andrea Prospero sarebbe deceduto lo stesso giorno della sua scomparsa, venerdì 24 gennaio. La notizia ha sconvolto la comunità locale e accademica, lasciando molti interrogativi sulle circostanze che hanno portato al suo decesso.

Il giovane, del quale si erano perse le tracce dopo non essersi presentato a un pranzo con la sorella Anna, sarebbe uscito dallo studentato di via Bontempi per recarsi in un appartamento affittato a inizio mese. Qui, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe ingerito una quantità letale di psicofarmaci. Le indagini sono ancora in corso per chiarire cosa sia accaduto nelle ore precedenti al decesso.

L’ipotesi più accreditata al momento è che Andrea fosse coinvolto in un “affare” più grande di lui, forse minacciato o sopraffatto da responsabilità insostenibili. Perché avesse spento il telefono e perché avesse con sé questi oggetti rimane un mistero. Inoltre, sono state fatte delle scoperte clamorose nell’appartamento dove è stato ritrovato.

Prospero era misteriosamente in possesso di tre telefoni sconosciuti, diverse Sim, e persino una carta di credito intestata a un’altra persona trovata nel WC. Anche nel suo portafoglio è spuntata un’altra carta con un’intestazione diversa. Gli investigatori sono al lavoro per sbloccare i dispositivi elettronici trovati accanto al corpo, un’operazione che richiederà circa 10 giorni.

L’analisi dei tabulati, dei messaggi e delle chiamate potrebbe fornire risposte decisive. Secondo fonti investigative, Andrea potrebbe essere finito in situazioni pericolose durante il suo periodo a Perugia, forse entrando in contatto con persone poco raccomandabili online. A soli 19 anni, potrebbe essersi sentito schiacciato da pressioni insostenibili, senza sapere come chiedere aiuto alla famiglia.