Andrea Prospero, la scoperta sconvolgente della polizia: cosa c’era vicino al corpo (2 / 2)

Andrea Prospero ha tenuto la sua famiglia e di riflesso tutti noi, col fiato sospeso, per giorni, sino a quando ogni speranza di ritrovarlo vivo si è rotta per sempre. Come noto, lo studente universitario al primo anno di informatica, aveva spento lo smartphone e risultava irraggiungibile.

Quello che i poliziotti hanno scoperto intorno al suo corpo senza vita, oggi, è al vaglio degli inquirenti che dovranno esaminarlo nei minimi particolari. Parliamo di  altri tre telefoni, oltre a diverse sim , una delle quali intestata a una compagnia che avrebbe commesso truffe informatiche.

I telefoni ovviamente ora saranno forzati, bypassando le password. E’ opportuno sottoporli a perizia per cercare di trovare una risposta al decesso dello studente.

Chi indaga sa perfettamente come procedere, ragion per cui si procederà ad esaminare messaggi, chiamate e dati al loro interno,  in modo da capire se era lui stesso ad utilizzarli e per quale scopo, con chi ha interagito, se qualcuno può avergli fatto del male o aver discusso con lui. Queste e molte altre sono le domande se gli inquirenti dovranno sviscerare.

A tutto ciò si aggiunge il mistero di un’ulteriore carta, intestata a un’altra persona, che la sorella di Andrea ha consegnato alle forze dell’ordine. Oltre alla Postepay su cui Andrea riceveva il denaro dei genitori, sono tre, in totale, le carte che lo studente aveva a disposizione. Capiamo bene quanto, quello di Prospero, sia un giallo davvero complesso che andrà esaminato con dovizia di particolari per ricostruire tutto ciò che ha comportato il suo decesso.