Andrea Prospero era uno studente con tanti sogni nel cassetto come ogni 19enne. Al momento gli inquirenti vogliono capire che cosa sia successo ma a quanto pare si indaga per gesto volontario. Sul corpo di Andrea non ci sarebbero segni di terze persone.
Il ragazzo era originario di Lanciano, in Abruzzo. Sono in particolare molto importanti le parole del vice preside del corso di Informatica dove Prospero era iscritto. “Non l’abbiamo mai visto in facoltà , io non l’ho mai conosciuto” – così ha detto l’uomo parlando a La Vita in Diretta.
Anche gli universitari hanno riferito che lo studente non fosse iscritto a nessuna chat di gruppo degli studenti dell’Università . Uno scenario che lascia avanzare l’ipotesi di un suo un allontanamento volontario, una decisione presa per evitare eventuali giustificazioni con i genitori così come spiega anche Il Messaggero.
“Tutta la città è in apprensione per le sorti di questo ragazzo. Speriamo che la questione si risolva al più presto e positivamente. Conosco bene la famiglia, il padre Michele è stato dipendente comunale, e mi spiace che debbano vivere questi momenti di grande preoccupazione e tensione” – così aveva detto il sindaco di Lanciano.
A sporgere denuncia di scomparsa è stata la sorella gemella Anna la quale appunto doveva vedersi a pranzo con lui. Saranno gli inquirenti adesso a stabilire che cosa sia successo e se appunto Andrea si è davvero tolto la vita da solo: su questo bisognerà capire anche il movente del gesto effettuato in tenera età dallo studente. A ottobre scorso si era trasferito a Perugia per gli studi.