Andrea morto a Sharm el-Sheik, l’esito dell’autopsia: cosa è emerso (2 / 2)

Come sappiamo, un’autopsia era stata eseguita già in Egitto, anche se i risultati non saranno resi noti se non prima di 3 mesi. Quando la salma di Andrea è giunta a Palermo, hanno deciso di sottoporsi ad un ulteriore esame autoptico, stavolta nella sua terra, in Italia. Così ieri pomeriggio, 13 luglio, presso l’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, è stata eseguita l’autopsia che pare non abbia svelato le cause del decesso. I medici hanno prelevato campioni di organi per eseguire ulteriori accertamenti. Serviranno gli accertamenti istologici e soprattutto tossicologici, che arriveranno tra qualche mese, per comprendere cosa sia effettivamente successo al piccolo.

Le prime verifiche compiute dal consulente della Procura, Stefania Zerbo, e da quello nominato dalla famiglia, Paolo Procaccianti, non sono state ovviamente sufficienti per chiarire le cause del decesso ma, al momento, le ipotesi principali sono un’intossicazione alimentare o un’avvelenamento. Il magistrato locale che sta seguendo le indagini sul resort “Sultan Garden”, dove la famiglia palermitana alloggiava, ha assicurato che il referto dell’autopsia arriverà prima degli 1-2 mesi previsti di norma, mentre la Procura di Palermo ha aperto un fascicolo, dopo l’esposto presentato dallo studio legale associato Giambrone & Partners che assiste la famiglia Mirabile, per far luce sulla vicenda.

Ieri il pm titolare dell’indagine ha designato i propri consulenti tecnici (un collegio di periti di cui fanno parte un medico legale, un anatomo patologo e un pediatra), mentre il professore Paolo Procaccianti, primario del servizio di Medicina legale del Policlinico, è il consulente designato dalla famiglia del piccolo Andrea.

Il pool di avvocati che sta assistendo Rosalia Manosperti e Antonio Mirabile, il papà e la mamma del bimbo, ha dichiarato: “La famiglia ringrazia tutti coloro che hanno mostrato il loro affetto e la vicinanza con le preghiere e continua a richiedere silenzio e rispetto del proprio dolore”. Ieri è stata autorizzata la restituzione della salma, ma ancora non è stata fissata la data del funerale.

Intanto il papà di Andrea è ancora ricoverato in medicina. Le sue condizioni, per fortuna, sono migliorate, ma deve curare un’infezione contratta probabilmente in Egitto. Le sue dimissioni sono previste tra 3 giorni, La moglie incinta, invece, è stata dimessa nella serata dell’8 luglio. Il piccolo che ha in grembo sta bene.