Andrea Cavallari, il patrigno rompe il silenzio dopo l’arresto (1 / 2)

Andrea Cavallari, il patrigno rompe il silenzio dopo l’arresto

Andrea Cavallari, 26 anni, uno dei componenti della cosiddetta “banda dello spray” condannata per la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, è finito in manette a Lloret de Mar, in Spagna, dopo due settimane di latitanza. Cavallari era evaso il 3 luglio 2025 approfittando di un permesso premio concessogli per discutere la tesi di laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna.

Dopo la discussione e un pranzo con amici, il giovane è sparito, facendo perdere le sue tracce. Le autorità italiane, allarmate dalla fuga, hanno immediatamente attivato le procedure di ricerca internazionale. In pochi giorni è emerso che Cavallari aveva pianificato nei dettagli la fuga: documenti falsi, una carta di credito clonata e spostamenti calcolati tra Italia, Francia e infine Spagna.

A tradirlo sono stati proprio alcuni pagamenti elettronici, che hanno permesso ai Carabinieri e alla Policia Nacional spagnola di localizzarlo a Lloret de Mar, dove è stato fermato senza opporre resistenza. Cavallari stava scontando una condanna a 11 anni e 10 mesi per concorso nel delitto plurimo avvenuto nella tragica notte dell’8 dicembre 2018, in cui persero la vita sei persone, tra cui cinque minorenni.

Il gruppo di cui faceva parte spruzzò spray urticante nella sala gremita, causando il panico e una calca che ha causato decessi. Le autorità italiane hanno già avviato le procedure per ottenere l’estradizione del fuggitivo.

Spegne il telefono e si getta sotto il treno davanti la madre, Lisa perde la vita a 11 anni: aveva letto che.. Spegne il telefono e si getta sotto il treno davanti la madre, Lisa perde la vita a 11 anni: aveva letto che..

Parallelamente, la magistratura sta indagando su possibili complici che avrebbero fornito supporto logistico e documenti falsi al detenuto in fuga. Intanto il patrigno di Cavallari ha rotto il silenzio proprio in queste ore con dichiarazioni sorprendenti. “Rubava…”: ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.

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