Amedeo Minghi, da Baudo-Ricciarelli fino ai giovani di oggi (1 / 2)

Amedeo Minghi, da Baudo-Ricciarelli fino ai giovani di oggi

Ogni personaggio famoso nasconde dei lati inediti che vengono rivelati quando meno ce lo si aspetta, attraverso interviste profonde, fortemente empatiche, di quelle, insomma, che lasciano il segno perché chi ha l’arte nelle vene, sa contagiare tutti, grandi e piccoli, superando indenne lo scorrere del tempo.

Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese in cui la musica è piena di talenti, i cui brani sono intramontabili e ce ne accorgiamo poiché continuano ad essere canticchiati dagli innamorati, da chi si lascia, da chi vuole corteggiare, toccando le corde più profonde del nostro io, in modo da farci piangere di gioia o di tristezza, nostalgia, rimpianti.

La musica ha un grande dono: quello di non avere una data di scadenza, come del resto ogni forma d’arte. Uno dei massimi protagonisti del panorama musicale nostrano e non solo è il grande Amedeo Minghi, uno che non ha certo bisogno di presentazioni, dati i suoi successi, riconoscimenti, plausi, elogi in tutto il mondo.

Parliamo di un grande cantautore e compositore romano, oggi 76enne che, corso della sua carriera, ha scritto numerosi brani per artisti come Mietta, Mia Martini, Anna Oxa, Andrea Bocelli, Franco Califano, Rita Pavone, Marcella Bella e i Ricchi e Poveri.

Proprio il grande Minghi si è lasciato andare a delle confessioni che tirano in ballo la Ricciarelli e Baudo. Vediamo insieme cosa ha dichiarato nella seconda pagina del nostro articolo.