Con compostezza e chiusi nel loro dispiacere i famigliari hanno atteso notizie. Purtroppo nella mattinata del 27 dicembre non hanno potuto far altro che attendere le salme dei loro cari all’obitorio di Teramo dove sono arrivati in tantissimi.
I famigliari hanno voluto dire solo poche parole. Infatti hanno ringraziato i soccorritori per tutti gli sforzi che hanno fatto mettendo a repentaglio anche la loro vita per salvare i due. Chiunque avrebbe voluto che i due alpinisti tornassero dalle loro famiglie a Sant’Arcangelo di Romagna ma invano.
“Non ci sono parole. Abbiamo sperato e pregato fino all’ultimo, confidando in un miracolo” – così afferma Luca Gualdi fratello di Cristian mentre viene intervistato dai giornalisti. Pochissime parole le sue che fanno capire che periodo stiano attraversando i famigliari degli alpinisti deceduti.
“Perdiamo un ragazzo davvero eccezionale” – così afferma uno dei soci della Nuova Cei, la ditta dove Luca Perazzini lavorava come elettricista. I due erano dei professionisti affermati e molto noti a Sant’Arcangelo di Romagna, viveno anche molto vicini e insieme avevano scalato già altre vette come il Monte Bianco e il Monte Rosa.
“Non so con quale spirito riusciremo a tornare a lavorare, nulla sarà più come prima. Tutti abbiamo sperato in un miracolo fino all’ultimo. Luca e Cristian erano esperti alpinisti e avevano affrontato insieme tante avventure in montagna” – questo ancora il ricordo del collega Bertozzi.
Adesso a Sant’Arcangelo di Romagna si sta organizzando una fiaccolata in ricordo dei due alpinisti e anche per sensibilizzare sui pericoli che la montagna può portare. Una vicenda davvero molto triste che ha colpito l’Italia intera.
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