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In questo periodo in Italia ci sono diverse notizie che stanno preoccupando gli italiani. In particolar modo si apprende spesso di prodotti alimentari ritirati in via del tutto precauzionale dal mercato a causa della presenza di contenuti dannosi per la salute umana. Basti pensare che in questo ultimo periodo anche alcune confezioni di acqua sono state ritirate dal mercato a causa della presenza di Staphylococcus aureus, un batterio capace di far insorgere anche infezioni molto gravi che necessitano di una diagnosi tempestiva.
Ma in queste ore una notizia sta preoccupando invece l’intera Unione Europea, in quanto sarebbero stati ritirati dal mercato tre medicinali che potrebbero creare dei danni alla salute delle persone. La decisione pare sia arrivata proprio in queste ore da parte degli organi di controllo della salute. Ecco che cosa sta succedendo.
Medicine ritirate in Spagna e non solo
Secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale, l’EMA, l’agenza per il farmaco europea, ha concordato con l’Aemps, Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari, il ritiro in via del tutto precauzionale dal mercato di tre tipologia di farmaci. Questi potrebbero causare inftti gravi danni renali e mortalità.
I farmaci ritirati dal mercato sono le soluzioni di amido idrossietilico (HEA). Questa sostanza, fanno sapere le autorità, non dovranno essere “utilizzate per il trattamento di pazienti con sepsi (infezione batterica del sangue) o ustioni o pazienti in condizioni critiche, a causa di un aumentato rischio di danno renale e mortalità”.
Nell’assunzione di questi medicinali insomma i rischi supererebbero i benefici, l’allarme è stato esteso a tutta l’Unione Europea, per cui la vendita di tali farmaci viene proibita su tutto il territorio della UE, Italia inclusa. Non saranno più disponibili sul mercato dunque i seguenti farmaci, ovvero o Isohes, Voluyte e Voluven, quest’ultimo venduto anche nel nostro Paese. I farmaci in questione sono solitamente utilizzati per ripristinare la volemia causata dal sanguinamento quando il trattamento con i soli cristalloidi non è ritenuto sufficiente.